Halopedia
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Fortchencho
Forthencho nei Terminali di Halo 4
Informazioni biografiche
Grado

Signore degli Ammiragli

Descrizione fisica
Specie

Umano

Sesso

Maschio

Altezza

circa 178cm

Colore dei capelli

Castani

Colore degli occhi

Marroni

Equipaggiamento
Armi

Armi Umane ad energia diretta sconosciute

Equipaggiamento

Combat Skin Umana

Veicoli

Veicoli degli Antichi Umani sconosciuti

Informazioni crono-politiche
Epoca

Guerra Precursori-Umani

Fatti famosi

Comando delle truppe umane durante la Guerra Precursori-Umani

Affiliazione

Antichi Umani

[Fonte]
Ahe septentrion lancer variant dreadnought by lordarcheronvolistad dbfse5i-pre

Una delle navi da guerra usate da Forthencho

The final offensive by markushmasterwarrior ddpercx-pre

Fortchenkho, o Signore Degli Ammiragli, comandò le truppe umane nell'antica guerra contro i Precursori e i Flood, e respinse molti attacchi del Didatta su Charum Hakkor, l'ultimo pianeta degli umani e il loro ultimo bastione. Qui erano presenti molte rovine dei Predecessori sulle quali gli umani costruivano i propri palazzi, e vi era anche l'arena che imprigionava da secoli il Primordiale. Dopo una serie di vittorie da parte degli umani capitanati da Fortchenkho, il Didatta sferrò un ultimo attacco molto efficace: aprì ben sette portali nell'orbita del pianeta, ognuno a distanza di un'ora per non far ammassare la sua immensa flotta. A quel punto conquistò la Cittadella del pianeta. Gli umani furono sconfitti, ma prima che essi venissero de-evoluti (come ordinava il Didatta) la Bibliotecaria utilizzò il Compositore per preservare l'essenza di Fortchenkho e molti altri umani nella mente delle nuove e primitive generazioni. Lo spirito del Signore degli Ammiragli fu tramandato nelle generazioni fino ad arrivare all'umano Chakas, al fine di impedire che le loro conoscenze riguardo ai Flood andassero perdute, dato che molto tempo prima si pensava che avessero persino trovato una cura alla malattia. I Precursori sapevano che un giorno i Flood sarebbero tornati, per questo immaginavano che preservando le menti dei più potenti umani sarebbero riusciti a prelevarne in futuro le conoscenze.

Ecco le esatte parole pronunciate dal Didatta prima che Forthencho venisse composto:

"Mio più capace avversario, il Manto accetta tutti coloro che vivono con ferocia, che difendono i propri figli, che creano, lottano e crescono, e perfino coloro che dominano, come gli umani hanno dominato, crudelmente e senza saggezza. Ma per noi c'è un momento come questo, in cui il Dominio cerca di confermare la nostra essenza, e per te, quel momento è giunto. Sappi, mio instancabile nemico, uccisore dei nostri figli, Signore degli Ammiragli, che presto affronteremo il nemico che hai sfidato e sconfitto, posso vedere questa sfida, e ne abbiamo paura. È per questo che tu, e molti altri della tua gente, che possono sapere come gli umani si sono difesi dai Flood, non se ne andranno per sempre, come avrei preferito per un guerriero mio pari, bensì saranno estratti e inseriti nel codice genetico di molti nuovi umani. Non è questo il mio desiderio, né la mia volontà. Questa idea viene dalla capacità e dalla volontà della mia compagna, la Bibliotecaria, che vede molto più lontano di me. Dopo questa ulteriore umiliazione che ti è stata afflitta gli umani torneranno alla loro antica grandezza, e combattere ancora. Gli umani saranno sempre dei guerrieri. Ma contro chi o cosa combatteranno, io non lo so. Perché temo che il tempo dei Precursori sia giunto ormai alla sua conclusione. In questo, io e la Bibliotecaria, siamo concordi. Quindi sii soddisfatto guerriero, di questa possibilità".

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