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Informazioni di produzione | |
Specifiche tecniche | |
Storia | |
Il Gruppo di Battaglia India fu la flotta organizzata dall'Ammiraglio Preston J. Cole per attaccare i Covenant nella battaglia di Psi Serpentis, tra la fine di marzo e la metà di aprile del 2543. È stata la più grande flotta che l'UNSC avesse mai assemblato fino ad allora.
La battaglia[]
La battaglia di Psi Serpentis fu un azione di combattimento che solo il Gruppo di Battaglia India poteva affrontare. La flotta si gettò nell'iperspazio diretta verso il sistema di Psi Serpentis liberando una grande ondata di radiazioni dovute alla scia dei Motori Iperspaziali Shaw-Fujikawa. Questa onda è stata ricevuta dalle forze Covenant nel sistema che cominciarono a prepararsi per ingaggiare il Gruppo di Battaglia India. Mentre il Prowler Wink of an Eye si appostò nel sistema e grazie al suo sistema di occultamento, trasmise informazioni al Gruppo di Battaglia sulle mosse, sulla navi e sulle possibili strategie per la battaglia, il Gruppo di Battaglia India uscì dall'iperspazio proprio sopra il gigante gassoso Viperidae. Il salto però causò dei problemi ad alcune navi, per motivi di tecnologia umana dovuti alla navigazione iperspaziale. Queste navi vennero sacrificate, ma grazie al diversivo, l'ammiraglio Cole potè studiare la strategia Covenant e organizzare meglio la battaglia.
Il Gruppo di Battaglia India fu dunque diviso in due ali attorno al gigante gassoso dove era dispiegata la flotta Covenant. Tuttavia, per eseguire il piano di Cole, metà del Gruppo India fu quasi distrutto; questo permise di spaccare la flotta Covenant in 2 ali. L'UNSC decimò così la flotta nemica perdendo solo 1/3 della flotta. Questo statisticamente significava un risultato ottimo se confrontato a tutti gli scontri spaziali della guerra Umani-Covenant.
Il Gruppo di Battaglia India stava per concludere la battaglia finendo le restanti navi nemiche, ma la flotta Covenant si riorganizzò chiamando i rinforzi: 200 navi da guerra. Con l'arrivo di altre navi, i Covenant causarono notevoli perdite al Gruppo India. Poco dopo in soccorso dell'UNSC arrivò una flotta insurrezionista guidata dalla fregata modificata Bellicose, attaccando i Covenant per impedire la completa distruzione dell'India. La flotta della Bellicose capitanata da Lyrenne Castilla fu di notevole aiuto anche se venne quasi interamente distrutta durante l'attacco. Fu a questo punto che l'Ammiraglio Cole ordinò il ritiro del Gruppo di Battaglia e della flotta Insurrezionalista.
La nave UNSC Everest rimase intrappolata nella gravità di Viperidae. Fu qui che Cole, pensandoci su, inondò un messaggio via radio i Covenant, affinchè lo seguissero per far si che si attuasse il suo piano. Tutte le navi nemiche si precipitarono all'inseguimento dell'Incrociatore Superpesante. I Covenant, però, erano all'oscuro del piano di Cole, che aveva lanciato tutte le sue testate nucleari Shiva nel nucleo di Viperidae. L'esplosione delle 105 testate fuse il nucleo della super-gigante ed ebbe inizio la fusione dell'idrogeno scatendando una tempesta di fuoco nella sua atmosfera. Il risultato fu una devastante esplosione che distrusse completamente l'intera flotta Covenant e, presumibilmente la UNSC Everest assieme a tutto il suo equipaggio e all'Ammiraglio Preston Cole.