Halopedia
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Il Profeta della Truth and Reconciliation è un Profeta innominato che ha preso parte alla Battaglia dell'Installazione 04 nel 2552. Era un profeta minore ma era al parti di un Elite Zelota comandante di Nave, e per questo era al comando del Truth and Reconciliation, l'astronave "quartier generale" sull'Installazione 04. Riguardo a lui si sa molto poco: era un individuo dal carattere molto rigido e di animo per nulla volubile, inoltre era una testa dura e difficilmente cambiava opinione. E' conosciuto per aver emanato una sentenza di morte per un Elite di grado elevatissimo a bordo della nave, per aver compiuto l'errore di liberare i Flood erroneamente, con un grave costo di personale sull'anello e con conseguenze notevoli.

Aveva promesso una sentenza di morte per Zuka 'Zamamee, Elite Zelota di alto grado che era alla costante ricerca di Spartan-117 per assassinarlo: se non fosse riuscito ad ucciderlo nell'assalto alla Base Alpha nell'altopiano roccioso, sarebbe stato condannato. Per questo Zuka 'Zamamee fuggì e cambiò identità una volta riunitosi con un altra squadra.

Il Profeta era rimasto illeso dall'invasione dei Flood avvenuta presso la fine della battaglia, ed era stato fatto prigioniero dallo squadrone di Marines e ODST che aveva fatto una sortita contro la nave. Avrebbe dovuto essere "merce di scambio" prevista per un patto di pace tra UNSC e Covenant, tuttavia, il luogotenente Melissa McKay fece autodetonare l'astronave in maniera tale da evitare la diffusione dei Flood al di fuori del pianeta, causando la morte istantanea di tutto l'equipaggio, compreso il Profeta.

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