Halopedia
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Spirito Insanguinato

Informazioni di produzione

Classe Cacciatorpediniere classe RPV
Flotta Flotta Personale del Profeta della Verità

Specifiche tecniche

Lunghezza 1500 m
Larghezza 1217 m
Unità di propulsione Reattori al plasma Covenant
Armamento 1 Bocca di vetrificazione

1 Proiettore d'energia
2 Cannoni al plasma pesanti
Torrette a impulsi

Contenuto

Equipaggio Brute - Jackal - Grunt - Cacciatori
Veicoli Banshee - Seraph - Wraith

Storia

Prima comparsa Nei pressi della Terra il 3 novembre del 2552
Distruzione Nei pressi di Onyx il 3 novembre del 2552 ad opera delle Sentinelle di Onyx
Battaglie combattute Seconda Battaglia della Terra

Guerra Civile Covenant
Battaglia di Onyx

La Spirito Insanguinato era un cacciatorpediniere classe RPV che partecipò alla Seconda Battaglia della Terra e alla Battaglia di Onyx.[1]

Storia[]

L'equipaggio della Spirito Insanguinato, composto prevalentemente da Brute, era parte dell'assalto della Terra. La nave, insieme ad un altro cacciatorpediniere, il Cacciatorpediniere della Avana, era incaricata di procurarsi una parte dell'arsenale dell'UNSC: tra cui 12 Testate Nucleari FENRIS, trasportabili sui vascelli attraverso l'ascensore spaziale umano di Cuba. Ma l'operazione covenant venne intercettata da Lord Hood, che inviò la Squadra Blu a investigare.[2]

Fred, Linda e Will, gli Spartan II della squadra al momento presenti sul pianeta, arrivarono all'Avana il 3 novembre del 2552, eliminarono i Brute e lo Scarab che stavano esaminando le testate e le caricarono sul Tallo Negro del Mais, sfuggendo ai rinforzi Covenant (composti da due squadroni di Banshee e un gruppo di Wraith) che stavano giungendo sul posto. Mentre si trovavano sull'Ascensore Spaziale, gli Spartan ricevettero una richiesta d'aiuto della dottoressa Catherine Elizabeth Halsey, che si trovava nel frattempo intrappolata su Onyx con Kelly, Kurt e una squadra di Spartan III. Con il consenso di lord Hood, gli Spartan assalirono la nave e portarono a bordo le testate.[3]

I venti Jackal e i Grunt che difendevano l'hangar (comandati da un semplice Jackal Maggiore) furono immediatamente eliminati; poi Fred si collegò al computer centrale del vascello e aprì tutte le porte e le paratie della nave, lasciano i covenant senza ossigeno. In questo modo gli Spartan rimasero gli unici esseri viventi della nave. Tutto sembrava procedere secondo i piani, quando il secondo cacciatorpediniere si avvicinò alla Spirito Insanguinato per esaminarla (probabilente aveva rilevato delle anomalie). Ma, con un un'abile mossa strategica, gli Spartan lanciarono alcune testate contro la nave e saltarono nell'iperspazio sfuggendo al nemico.[4]

Dopo circa un'ora di navigazione, il loro viaggiò fu interrotto dalla richiesta di aiuto avanzata dalla nave Elite Incorruttibile, che era nel frattempo sotto attacco di tre fregate Brute: la Pentimento del Crepuscolo, la Revenant e un'altra nave senza nome. Proprio quest'ultima notò che la Spirito Insanguinato era stata abbordata dagli umani e la attaccò con i suoi Lanciasiluri al plasma. Gli Spartan risposero al fuoco, ma un singolo colpo riuscì a colpire la fiancata della nave.[5]

Fortunatamente il danno procurato al cacciatorpediniere non era irreparabile, difatti questo ritornò velocemente nell'iperspazio alla volta di Onyx. Arrivata nel Sistema di Zeta Doradus, la Spirito Insanguinato dovette sfuggire alle Sentinelle dei Precursori che difendevano il pianeta; ma, durante l'atterragio, la nave venne attaccata molte volte e si ritrovò ridotta ad un insieme disordinato di rottami. Perciò, non appena fu possibile, gli Spartan abbandonarono il vascello covenant con una scialuppa di salvataggio e atterrarono sani e salvi sulla superficie del pianeta.[6]

Curiosità[]

Nota[]

  • Nel libro Halo: I fantasmi di Onyx tutti i cacciatorpedinieri sono considerati delle corazzate, ma ciò è dovuto ad un'errata traduzione dall'inglese.

Fonti[]

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