La Squadra Crimson è una squadra di Spartan IV che partecipò alla Seconda Battaglia di Requiem, impersonata durante le missioni delle Spartan Ops.
Dettagli[]
È una squadra del tutto sconosciuta ed indefiinita per quanto riguarda i suoi membri, dato che il loro numero varia in base al numero dei giocatori che partecipano alla partita, dei quali ereditano inoltre l'armatura e il colore. Non si sente mai la voce di nessuno dei suoi componenti, nè si vede la loro faccia. Non compaiono in alcun video, ma vengono menzionati più volte. L'unico membro conosciuto è lo Spartan Miller, il coordinatore, che dall'Infinity invia messaggi audio e video, fornendo, assieme a Roland, supporto e aggiornamenti in tempo reale. Si conosce poi il loro pilota, Robert Dalton, che fornisce spesso trasporti e supporto aereo alla squadra.
Storia[]
Dopo essere sbarcata su Requiem, la Squadra Crimson partecipò all'Operazione: LAND GRAB, riuscendo a respingere le forze Covenant, eliminando tra l'altro un loro centro energetico. In seguito parteciparono ad una sfida contro la Squadra Majestic, dovendo eliminare più nemici possibile, e vinsero quasi immediatamente a causa del ferimento di Hoja nell'altra Squadra. Furono poi inviati presso un sito archeologico Covenant, dal quale recuperarono un misterioso manufatto dei Precursori, ottenendo un certo prestigio su tutta la nave.
Parteciparono in seguito ad alcune missioni di supporto, assistendo alcuni Marines e alcune Squadre Scientifiche. Iniziò in seguito a dare la caccia a Parg Vol, uno degli Elite più vicini a Jul 'Mdama. Questo riuscì però a scappare e, durante la ricerca, Crimson svolse alcune missioni per conto della Dottoressa Halsey. Riuscì infine ad individuare Parg Vol, raggiungendolo ed eliminandolo definitivamente.
Raggiungendo un centro di comunicazioni segreto dei Covenant, riuscirono apparentemente a scoprire il nascondiglio di Jul 'Mdama, che iniziò però a fuggire attraverso gli innumerevoli portali di Requiem. Dopo un lungo inseguimento l'Elite riuscì a fuggire, e Crimson perse le sue tracce. Fu quindi inviata presso la Base Galileo per difendere il manufatto chiamato "Dono del Didatta" dall'assalto Covenant in attesa dell'arrivo della squadra Majestic.
Presero poi parte ad una serie di ricerche sul sistema di portali del pianeta, consentendo agli scienziati di compiere grandi passi avanti. Furono poi inviati a difendere l'avamposto Magma, ma furono quasi immediatamente recuperati per cercare Gabriel Thorne, teletrasportato sul pianeta dal manufatto, senza armi o fonti di comunicazioni. Proprio durante queste ricerche la squadra fu catturata dai Covenant, che li tennero in ostaggio. Miller e Roland riuscirono però a rintracciarli e a liberarli tramite un attacco informatico, consentendogli di eliminare le forze ostili nei paraggi e, con l'aiuto di una squadra di marines, ad impossessarsi di un Phantom nemico. Grazie a questo mezzo riuscirono a superare inosservati le linee nemiche, attaccando il centro di controllo nemico e conducendo una serie di perlustrazioni su dei siti archeologici, in uno dei quali dovettero anche disattivare un Harvester.
Quando i Covenant e i Prometeici sferrarono l'assalto alla nave, Crimson fu immediatamente richiamata a bordo, e dovette respingere alcuni attacchi. Dopo la scoperta delle testate HAVOK portate a bordo, la squadra fu incaricata di trovarle e disattivarle, riuscendoci appena in tempo. Effettuarono poi alcuni attacchi agli ostili sul pianeta, portando tra l'altro in salvo la squadra Lancer ed effettuando alcune ricerche per conto di Glassman.
Appena giunse la notizia del rapimento di Halsey, la Squadra Crimson fu immediatamente incaricata di scoprirne la posizione. La Dottoressa iniziò ad inviare una serie di segnali per farsi rintracciare, e iniziò così una strenuante ricerca. Inseguendo il segnale, arrivarono fino a Lockup, dove scoprirono una mappa simile a quella ritrovata dalla squadra Majestic, e che Glassman iniziò immediatamente a studiare.
Mentre la squadra era ancora sul campo, Jul 'Mdama manomise i sistemi di Requiem, che iniziò a destabilizzarsi e a precipitare verso il sole. L'UNSC Infinity non poteva però muoversi e fuggire, a causa del manufatto portato a bordo. Glassman, allora, studiando le mappe ritrovate, capì che la causa era da attribuire anche ad altri due manufatti sul pianeta, che dovevano essere disattivati. Così, mentre Majestic fu inviata a cercarne uno, Crimson pensò all'altro, che si trovava proprio presso l'Harvester Covenant. Una volta raggiunto ed eliminate le sue difese, riuscirono ad introdursi al suo interno, dove trovarono una squadra scientifica UNSC detenuta dietro ad una barriera di energia. Una volta liberati, questi spiegarono che i Covenant volevano che riattivassero il mezzo, cosa impossibile a causa della mancanza di una fonte di energia. La squadra di Spartan fu quindi inviata presso Apex per cercare la fonte energetica, ma per raggiungerla dovettero deviare per Warrens, a causa dell'attività nemica troppo forte. Una volta giunti sulla giustra strada, incontrarono anche la Squadra Forest, che li supportò per tutto il resto della missione. Una volta eliminate tutte le resistenze, Roland li incaricò di attivare l'allarme, cosicchè giungesse un Litch covenant sul posto. Dopo aver eliminato i rinforzi, Crimson riuscì a salire sulla nave a a prelevare il nucleo energetico, per poi essere recuperati e riportati all'Harvester. Qui riuscirono a riattivare il mezzo e ad aprire un varco nella roccia di fronte, potendo così entrare nella grotta. Furono assaltati da numerose forze Covenant e Prometeiche che cercarono di ostacolarli, ma riuscirono comunque a passare e a disattivare il manufatto. Appena arrivò il Pelican, salirono a bordo e fuggirono verso l'Infinity, seguiti dalla Squadra Majestic.