La Sword Base ONI è una base dell'ONI situata su Reach, presso una delle calotte polari. Ha un ruolo complementare a quello della Base CASTLE ed è teatro di vicende importantissime in Halo: Reach.
Struttura[]
Non è chiaro che lavori vengano svolti all'interno della base, dato che sembra non ci siano strutture come laboratori: sembra piuttosto un edificio di lavoro, destinato a questioni burocratiche, come una sorta di casa bianca dell'ONI. La base tuttavia dispone di un parco con una pista per aerei a decollo orizzontale e contromisure antiaeree con mitragliatrici di enorme calibro.
L'edificio si sviluppa in verticale, con corridoi molto stretti e stanze disposte in maniera frontale, connesse tramite ponti di collegamento tra le due "facciate" interne, oltre a qualche scala che permette da una determinata stanza di salire al piano superiore senza fare il percorso "vorticoso" iniziale. Al di sotto della base vi sono delle fondamenta visitabili, e, come si scoprirà nel tardo 2552, delle cavità artificiali che ospitano artefatti di origine non umana
Importanza della base[]
La base è stata uno dei primi obiettivi difesi in Halo: Reach durante il Piano di emergenza Winter intrapreso nel 2552. Il Noble Team venne dispiegato a difendere la base dal costante assalto dei covenant, e Noble Six riuscì a constrastare alcuni dispiegamenti di truppe attivando dispositivi antiaerei. Successivamente, dopo aver debellato i covenant, dapprima vennero inviati dei Longsword, per poi inviare successivamente un proiettile orbitale dalla griglia sopra Reach. Inizialmente tale azione non era possibile in quanto il complesso sarebbe stato a rischio di crollo: questo lascia sottintendere che sotto la sword base ONI ci siano strutture che, se danneggiate con sufficiente energia, possono far crollare la base. In realtà, ciò è probabilmente un pretesto per occultare l'esistenza degli artefatti dei precursori sotto la base al personale non autorizzato.
Preso la base, Catherine-B320 consegnò alla dottoressa Halsey un dispositivo recuperato al trasmettitore di Visegrad da Noble Six, al quale Kat aveva tentato di accedere e di decifrare il contenuto. Questo dettaglio, si rivelerà fondamentale più tardi: il contributo dell'hacker permise alla dottoressa e a Cortana di decifrare l'artefatto posto sotto la base.
L'artefatto nascosto e le cavità[]
La zona sotto la base era di creazione risalente ai Precursori, tuttavia l'accesso venne creato dagli umani, dato che i dispositivi quali cabine ferroviarie e le strutture sono opera dell'UNSC. Probabilmente soltanto pochi erano al corrente dell'esistenza dell'artefatto sotto la base, ma la decifrazione non era ancora avvenuta. La dottoressa Halsey stabilì presso l'artefatto il proprio studio, e cominciò la decifrazione inserendo Cortana presso un terminale, situato nella grande struttura.
Il Noble Team venne messo a difesa del laboratorio, dapprima col pretesto di distruggere la base, per impedire che i dati non venissero esaminati del tutto e che cadessero nelle mani dei Covenant. Cortana, intanto, aveva esaminato i progressi del Noble Team, e decise che a trasportarla presso la Pillar of Autumn, per ricongiungersi con l'altra sua metà a bordo dell'incrociatore, sarebbe stato Noble Six.
Qui il Noble Team si divide, con Jun-A266 che scortò la dottoressa Halsey, mentre Emile-A239, Carter-A259 e SPARTAN-B312 sarebbero andati presso l'incrociatore.
La base venne distrutta pochissimo tempo dopo, mentre il Pelican con i tre Spartan stava decollando: non è specificato se sia stato il Noble Team, tuttavia la dottoressa Halsey aveva detto che "se ne sarebbero occupati altri". Questa operazione è stata fatta perchè i Covenant non recuperassero informazioni.